domenica 23 agosto 2015

Mercoledì 28 settembre Battaglie/1: Fede

Il Leo vuole farmi conoscere Fede, anche lui fiorentino, che si è appena trasferito a Milano. “È simpatico e pure carino. Però non farti idee strane! Non hai nessuna possibilità con lui.”
“Grazie, cafoncello!” rispondo, piccata.
“Non dipende da te” spiega il Leo. “Dopo averci parlato un minuto, capirai.”
 Fissiamo per un aperitivo al Van Gogh, di cui amo i lampadari multicolori. Anche il Leo apprezza: osserva compiaciuto le riproduzioni dei quadri alle pareti, l’autoritratto di Vincent sul menù.
Fede è un tipo bassetto, con dei bei lineamenti. Annuncia immediatamente: “Ho conosciuto un uomo meraviglioso.”
“Davvero?” sorride il Leo, lanciandomi un’occhiata.
“Davvero. Si chiama Daniele. Non solo è bello e gay, ma anche intelligente e brillante.”
“Accidenti! E dove l’hai trovato, questo gioiello?”
“In discoteca. Ci siamo piaciuti subito, è stato un vero colpo di fulmine. Per fortuna non c’era il mio fidanzato.”
Una tizia tutta pitonata entra nel locale, attirando la nostra attenzione. “Ma come si è vestita questa?” si scandalizza Fede. “Sembra la russa che viene a fare le pulizie a casa mia: Irina, meglio conosciuta come «la Lucertola».”
Il Leo ridacchia: “Che fa di bello, la tua nuova fiamma, a parte rimorchiare i Fede nelle discoteche?”
“Il giornalista. È così bello sentirlo parlare! Mi sono appassionato ad argomenti su cui non avevo mai riflettuto prima.”
“Per esempio?”
“Per esempio, fino ad ora non mi ero mai interessato alla nostra battaglia politica.”
 “Battaglia?” chiede il Leo, sorseggiando il suo negroni: Non mi dai l’idea di un combattente. Sei sicuro che si addica al tuo personaggio?”
Fede ha lo sguardo sognante: “Forse sto cambiando perché sono innamorato.”
“Quante volte l’hai visto?” intervengo io.
“Eeeh... dunque… lunedì e ieri.”
“Direi che i tempi sono maturi. Cosa aspetti?” lo stuzzica il Leo.
“Mi rendo conto che non è molto” ammette Fede, sulla difensiva. “Però si è già sviluppato un chiaro clima di flirt. Ieri siamo stati all’Arci, poi abbiamo prolungato la giornata fino a tardi, noi due da soli. Abbiamo cenato insieme, abbiamo passeggiato per Milano: mi sembrava di essere in Sex and the City.”
“Che teneri!” esclama il Leo. “In ogni caso fai attenzione a non crearti troppe aspettative: la mia nonna buona ammoniva sempre non è tutto oro quel che luccica.”
“Non mi hai mai parlato della nonna buona” osservo io.
Il Leo alza gli occhi al cielo, con un’espressione malinconica. “È morta. Sono sempre i migliori che se ne vanno per primi.”
Fede riflette, corrugando la fronte. “Devo decidere come gestire Robi, il mio fidanzato. Dani non sa neppure della sua esistenza, che temo dovrà essere resa pubblica, prima o poi.”
“Questo è sicuro” conferma il Leo. “La discrezione è una grande virtù, ma non bisogna esagerare.”
“Come sei saggio” mi congratulo io.
“Ad ogni modo, non lo vedrò per qualche giorno” conclude Fede. “Questo weekend vado a Firenze, poi fino a martedì sera sono a Genova per lavoro.”
“A volte per capire una situazione bisogna allontanarsene.” conclude il Leo.

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