Visto che le previsioni del tempo annunciano una bella giornata di sole, ho accettato di fare un’escursione alla Certosa di Pavia con Paola e i suo amici di Ciclhobby. “Te la presto io, la bicicletta” ha insistito lei, per sconfiggere la mia riluttanza. “Devi muoverti un po’. Ti assicuro che alla fine della giornata sarai contenta di essere uscita da Milano.”
Quando suona la sveglia, alle sei, non mi sento così felice, e anzi mi domando chi cavolo me l’ha fatto fare. Mi preparo, cercando di fare piano per non svegliare Valeria. Per strada non incontro quasi nessuno. Alla fermata della metropolitana di Sondrio ci sono solo un paio di nordafricani dall’aria stanca e un tipo sulla cinquantina, vestito male, che studia un articolo intitolato “Villaggio vacanze per chi resta in città” sul giornale gratuito di venerdì scorso.
Alle sette e mezzo suono il campanello della casa di Paola. Scende quasi immediatamente, equipaggiata di tutto punto. “Wow!” mi congratulo, accendendo una Camel “Sembri una professionista.”
“Simone era un cicloamatore. Mi sono comprata l’attrezzatura per seguirlo nei suoi giri” confessa Paola.
Mi accompagna nel retro della casa, dove prendiamo le biciclette. “Anche la mia bici di riserva è buona, vedrai che ti troverai bene.”
“Bisogna vedere se lei si troverà bene con me” osservo.
“Sono sicura che farete amicizia” mi garantisce Paola. “Sei pronta?”
“Come no” sospiro, gettando la sigaretta. “Spero solo di riuscire a starvi dietro.”
“Stai tranquilla, noi del gruppo «giovani» andiamo piano. Sono gli over 35 che corrono come disperati.”
Ci ritroviamo con gli altri, circa una ventina di persone, davanti al Castello Sforzesco. La gita, in effetti, è meno massacrante di quanto pensassi. A pranzo, ci fermiamo a mangiare in una locanda vicino alla Certosa, dove tutti ordinano - alla faccia della dieta dell’atleta - polenta, formaggio e affettati. A tavola conosco Guglielmo e Alessandro, due ragazzi iperpremurosi, che decidono di dedicarsi anima e corpo a me. Paola mi avverte: “Sì, sono tanto gentili, e guai a dire il contrario. Però stai attenta, se prendono confidenza non ti mollano più!”
“Gli ho appena dato cellulare e email…” esclamo.
“Allora ti conviene rassegnarti” sorride Paola. “Staranno già decidendo chi di loro due ha diritto di corteggiarti.”
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