lunedì 21 luglio 2014

Martedì 5 luglio Sant’Arianna

Stamattina non riesco a concentrarmi. Con un fascicolo strategicamente aperto davanti a me, sogno ad occhi aperti. Arianna entra nella mia stanza. “Come va quel parere per la Azzolini?” mi chiede, addossandosi alla porta, con le braccia incrociate.
 “Procede” la rassicuro. “Te lo faccio avere entro il fine settimana, come d’accordo.”
“Ottimo. Non  è urgente, comunque.” Poi aggiunge “E a parte il lavoro, tutto a posto?”
“Non c’è male” dichiaro, incerta su dove vuole andare a parare. “E tu?”
Arianna risponde lentamente “Tutto ok! tutto ok!”. Poi però non  si trattiene e sbotta. “A parte che non capisco come la gente possa essere così ingrata. Ho fatto di tutto qui dentro, mi sono sempre sbattuta per aiutare gli altri e, in cambio, mi pugnalano alla schiena, sparlano alle mie spalle, cercano di rovinarmi la vita.”
“Magari si tratta di un malinteso” azzardo.
“Ti hanno detto qualcosa?” chiede lei, reattiva come una pantera ferita.
“No, assolutamente no: era una semplice ipotesi” mi affretto a precisare.
Lei mi guarda poco convinta, poi riprende: “La verità è che sono stata una stupida a lasciare che si approfittassero di me. Avrei potuto fregarmene e giocare al risparmio, invece mi sono comportata seguendo le regole morali.”
“Le regole… morali?” balbetto, confusa.
“Le regole di Gesù” spiega Arianna con le lacrime agli occhi. “Vedi, Sara, io non sono credente, ma ritengo di essere la persona che più si ispira agli insegnamenti del Vangelo. Non ho mai restituito un’offesa, ho sempre porto l’altra guancia, come una vera  cristiana.”
“Questo è bello” mormoro.

Tornando dal Maialino d’oro, incrociamo delle ragazzine che avanzano allegre, con la cartella sulle spalle. “Ma che cos’è l’amore?” chiede una di loro ridendo.

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