Prima di pranzo chiamo il Leo per raccontargli l’ultimo show di Arianna. Lui mi ascolta in silenzio, cerca di dimostrare interesse, commenta: “Eh sì, non c’è dubbio: è decisamente uterina.” Però sento che non mi sta prestando attenzione.
“Che c’è Leone?” gli chiedo. “Cosa ribolle in quella tua testolina così deliziosamente futile? Sai che non dovresti affaticarla troppo. È fatta per essere ammirata, non per essere usurata dalle preoccupazioni.”
“Sara, ho deciso di lasciare la Rana” comunica, solenne. “Senza aspettare il viaggio in Messico.”
“Peccato, sembrava una relazione così promettente, piena di passione. Come mai ti sei deciso a rompere?”
“Questo weekend al mare è stato decisivo. Ho capito che un rapporto non può degenerare al punto che uno si sente costretto a passare giornate intere da solo con una… persona.”
Valeria passa davanti alla mia camera, facendomi cenno che la cena è pronta. Avviandomi verso la cucina, domando al Leo: “L’hai già informata che è stata espulsa dalla tua vita?”
“No” risponde il Leo. “però la chiamerò entro stasera, così potrà riorganizzarsi per il fine settimana.”
“Sei carino a preoccuparti di questo!” esclamo, colpita.
Sara, giovane avvocatessa trasferitasi a Milano dal Veneto, racconta un anno della sua vita, e di quella dei suoi amici, tra lavoro, aperitivi e relazioni in una città in continuo movimento. Un racconto senza pudori.
Nessun commento:
Posta un commento