sabato 14 aprile 2018

Domenica 18 dicembre Il Bar dei Nani

Arrivo a Firenze Santa Maria Novella verso mezzogiorno. La suora in fila davanti a me nel corridoio del treno mi fa un sorriso soave. Il suo cellulare squilla e riconosco la suoneria: La vida es un carnaval.
Il Leo mi attende in stazione, sfoggiando orgoglioso un paio di pantaloni color ciliegia. Resto a bocca aperta, impressionata. “Belli, sono rossi?” gli chiedo, fissandoli con la mano sul mento.
Andiamo a prendere un aperitivo nel suo bar preferito. “Si chiama Caffè del Corso, ma per i fiorentini è il Bar dei Nani, perché è gestito da sette fratelli, tutti piccoli e tozzi” spiega il Leo, mentre beviamo il nostro Campari. “Come vedi, i maschi hanno pure la barba.” Per pranzo mi porta ai mercati, uno dei posti più pittoreschi di Firenze. Lì ci raggiunge Pietro, che è ancora più gentile e ha la voce ancora più suadente di quanto ricordassi.
La sera, dopo aver accompagnato il Leo in stazione, Pietro ed io beviamo qualcosa, poi andiamo a casa. Mentre prepariamo il divano letto, mi accorgo per la prima volta di come il suo viso assomigli a quello di Marco. Quando abbiamo finito, lo guardo negli occhi, con la bocca socchiusa in un muto invito. Lui si china verso di me. Mentre mi bacia, osservo i disegni dei tatuaggi appesi alle pareti.

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