Una volta discussi i dettagli della cena dell’ultimo dell’anno e del viaggio a Barcellona, il Leo - con cui mi sono incontrata per l’aperitivo al Van Gogh - comunica: “Sara, ho fatto una gaffe pazzesca.”
“Un’altra? Sei inarrestabile!”
“Eh già” concorda lui, tristemente. “E neanche a farlo apposta, c’entra di nuovo la mi’ nonna.”
“Si vede che ispira la tua creatività” osservo, leggendo distrattamente un sms che Valeria mi manda dalla Puglia. “Cosa è successo?”
“Siamo andati a trovare una sua amica: una cara signora, che però vive in un mondo tutto suo, poverina. La visita è iniziata con uno show raggelante di mia nonna, la quale si è felicitata con Eduarda - la badante - perché, pur essendo peruviana non era «né negra né troppo bassa».”
“Che carina! La peruviana ne sarà rimasta lusingata.”
“Era al settimo cielo. Io, ovviamente, mi sentivo in imbarazzo - si tratta pur sempre di mia nonna - e non vedevo l’ora di cambiare discorso. Quindi ho chiesto notizie di Rudi, il barboncino della sua amica.”
“Che uomo di mondo. Come sai toglierti tu dalle situazioni imbarazzanti…” mi congratulo, posando il cellulare sul tavolo.
“Sì, peccato che abbia trascurato un piccolo dettaglio: Rudi è morto un mese fa! Alla padrona l’hanno tenuto nascosto per non darle il colpo di grazia, visto che questo cane è la sua unica gioia. La badante finge che sia ancora vivo.”
Alzo le spalle: “Beh, avrebbero dovuto informarti. Una volta tanto sei innocente, mi sembra.”
Il Leo si schiarisce la voce: “Mmmh… a dire la verità mia nonna me lo aveva detto, ma me l'ero dimenticato. Tra l’altro, come se non bastasse, ho cominciato a chiamare questo cane maledetto a gran voce, come se senza di lui per me non ci fosse un domani. Sia la badante che mia nonna mi facevano gli occhiacci, ma io ero troppo preso per accorgermene e sono andato a cercarlo, saltellando come un grillo…”
“O come un grullo” interloquisco.
“…finché la badante mi ha raggiunto e, bisbigliando in spagnolo, mi ha riepilogato la situazione” conclude il Leo.
“E tua nonna, come l’ha presa?”
“Ha dovuto covare la sua rabbia in silenzio, ma quando ce ne siamo andati mi ha… rimbrottato aspramente.”
“Mi sa che puoi dire addio all’eredità. Dovrai lavorare per sempre.”
Il Leo annuisce rassegnato “Già, ho paura che finirà così. Il Cinelli si intascherà il malloppo.”
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