Alla cena di fine d’anno siamo in sette: Robi (il padrone di casa), Valeria ed io, Chiara, Laura, il Leo e Fede con il loro amico Anatra. “È stato ribattezzato così per il suo stile nella corsa” spiega il Leo. “Che risate quando si precipita a rotta di collo per prendere l’Eurostar.”
L’Anatra si limita a scuotere la testa, paziente.
“A Natale gli ho regalato una stola principesca” racconta Fede.
“Una… stola?” chiede Valeria.
“Principesca!” ribadisce Fede.
L’Anatra cambia discorso, rivolgendosi a me: “Ho sentito del viaggio a Barcellona. Se dovete andare all’aeroporto il mattino presto, perché non telefonate a «Sergio Taxi»?”
“Ma costerà un capitale andare a Malpensa in taxi!” esclama Fede.
“Non credo che Sergio sia un vero tassista” precisa l’Anatra. “Però mi hanno detto che ti porta fino a lì per sessanta euro. Cioè quindici euro a testa, se siete in quattro.”
“È poco più del biglietto del Malpensa Express” osservo io.
La proposta dell’Anatra è accolta all’unanimità.
Verso l’una, andiamo tutti a ballare. Perfino Chiara si unisce a noi: “Farò un’eccezione, visto che è l’ultimo dell’anno” annuncia.
Mi sento un po’ nervosa e, appena arriviamo al Borgo del Tempo Perso, vado a bere qualcosa con Valeria. “Che anno strano, è stato” mormoro.
Lei sorride: “Beh, devi ammettere che, se non altro, hai fatto nuove esperienze.”
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